Progetti

La Forêt

Il design contemporaneo incontra l’heritage alpino

Il progetto di interior design La Forêt sfida le interpretazioni convenzionali dell’architettura di montagna, trasformando un complesso di 18 residenze ad Andermatt Reuss in un sofisticato dialogo tra tradizione e innovazione. Dopo il successo di La Vetta, questo segna la seconda collaborazione dello studio con Andermatt Swiss Alps, portando avanti una visione condivisa dell’abitare contemporaneo in alta quota. In armonia con la visione architettonica di Brandenberger Kloter, Park ha modellato spazi che ridefiniscono l’essenza dell’abitare alpino attraverso un’attenta esplorazione materica e una poetica dello spazio. Il progetto nasce da una profonda comprensione del patrimonio architettonico alpino, ma si distacca con decisione dagli stereotipi rustici. «Volevamo onorare l’autenticità dell’architettura di montagna introducendo un linguaggio contemporaneo vivo, vibrante e fortemente connesso al contesto», spiega Davide Viganò, Project Director e Associate di Park. «Non si tratta semplicemente di giustapporre modernità e tradizione, ma di reinterpretare gli elementi dell’eredità alpina infondendoli di nuova energia e potenziale espressivo». Al centro del progetto si trova un magistrale gioco di materiali. Il rivestimento in rovere a motivo diamantato, ispirato all’artigianato alpino tradizionale, crea texture vibranti che animano le superfici, donando movimento e profondità agli interni. I materiali non sono più meri elementi decorativi, ma diventano componenti architettoniche dinamiche che plasmano la percezione dello spazio. I soffitti e le travi, trattati in tonalità che richiamano la tradizione alpina, introducono un ulteriore livello di calore e complessità, rafforzando il legame profondo del progetto con il suo contesto. Gli spazi della penthouse esprimono al massimo la capacità dello studio di orchestrare narrazioni spaziali complesse.

I volumi a doppia altezza generano ambienti immersivi e scultorei, mentre arredi selezionati con cura ed elementi su misura introducono contrasti materici e ricchezza di dettagli. Le aree wellness private estendono il linguaggio progettuale degli interni, dimostrando come il lusso contemporaneo possa esprimersi attraverso composizioni raffinate ed esperienze tattili. La material palette propone due interpretazioni distinte dell’estetica alpina. Vibrant Forest si ispira alle variazioni cromatiche della vegetazione di montagna, mentre Winter Grey cattura la bellezza sottile dei paesaggi innevati. Queste palette costituiscono una base espressiva dove texture, colori e luce interagiscono in modo dinamico, amplificando il senso del luogo del progetto. «La sfida era creare spazi al tempo stesso senza tempo e contemporanei», osserva Viganò. «Ci siamo riusciti grazie all’attenzione per le proporzioni, i materiali e la qualità della luce – elementi che vanno oltre le tendenze stilistiche, per dialogare con principi architettonici più profondi. Il risultato è un ambiente sofisticato, ma anche accogliente, stratificato e giocoso nella sua reinterpretazione della tradizione». Gli spazi comuni estendono la narrazione progettuale attraverso una perfetta integrazione tra interno ed esterno. La spa e le aree fitness mantengono l’identità materica del progetto introducendo elementi che sfumano il confine tra costruito e natura. L’area relax all’aperto si configura come uno spazio architettonico a sé stante, incorniciato dallo straordinario paesaggio alpino. Il successo di La Forêt risiede nella sua capacità di generare una nuova narrazione architettonica per l’abitare in montagna – una narrazione che rispetta la tradizione, ma che esprime con sicurezza i valori del design contemporaneo. Attraverso scelte materiche ponderate, composizioni spaziali sofisticate e una reinterpretazione dell’identità alpina, Park ha creato spazi radicati nel loro contesto ma proiettati verso il futuro.

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