Telescope
Un museo come habitat, dove la cultura si fa esperienza condivisa
In un momento storico in cui il concetto stesso di museo è oggetto di ridefinizione – tra urgenze ambientali, nuove modalità di fruizione e trasformazioni dello spazio pubblico – Park propone a Helsinki un’architettura poetica, inclusiva e riflessiva. Telescope non è solo un edificio, ma un organismo vivo, un habitat in cui la cultura non si contempla, ma si abita. Proposto nell’ambito del concorso internazionale “Museum of Future Building” promosso nella capitale finlandese, il progetto ha ricevuto una menzione d’onore per la sua capacità di reinterpretare l’istituzione museale come un ambiente dinamico, accessibile e osmotico, in cui le funzioni si intrecciano, le soglie si dissolvono, e lo spazio si apre alla città come naturale estensione del tessuto urbano e sociale. “Museum as Habitat” è il principio fondativo del progetto: uno spazio poroso, in continua trasformazione, in cui le funzioni museali si fondono con la quotidianità urbana, superando la distinzione tra fruitore e spettatore. L’architettura diventa cornice e catalizzatore di incontri, processi, produzione di pensiero. In questo senso, Telescope è un museo che non solo espone, ma accade: un luogo in cui le narrazioni prendono forma sotto gli occhi di una comunità attiva e partecipe. Il progetto si sviluppa lungo un grande asse longitudinale, accessibile da ogni lato del lotto, con una promenade centrale che attraversa l’intero edificio trasformandosi in una piazza coperta da vivere in ogni stagione. Attorno a questo asse si organizzano i principali ambienti: gallerie espositive a doppia altezza, biblioteca e centro risorse, laboratori, sale eventi, caffetteria e ristorante. L’obiettivo è fluidificare le relazioni tra le funzioni, mantenendo al contempo una chiarezza distributiva che renda l’esperienza intuitiva e inclusiva. Ogni spazio è progettato per accogliere, ispirare e connettere. Il linguaggio architettonico di Telescope si misura con la morfologia nordica attraverso un volume compatto e riconoscibile, ma mai rigido. Le geometrie del tetto si modulano per riflettere le altezze del contesto, mentre gli interni si articolano in sequenze narrative, scandite da materiali continui ed essenziali – cemento, legno, metallo – e accenti cromatici misurati, che lasciano spazio all’espressività delle opere. Ma è l’involucro esterno a trasformare il museo in un oggetto riflettente e poetico. Una maglia ispirata alle reti da pesca, intessuta di piccoli elementi in vetro sospesi su cavi, vibra con la luce e il vento del porto, restituendo all’ambiente urbano un’immagine in perenne mutazione. Un gesto sensibile, che richiama i riflessi dell’acqua, le pietre levigate, il dialogo costante tra natura e artificio. Oltre alla sua vocazione culturale, Telescope assume un ruolo civico e comunitario. La biblioteca e i laboratori sono concepiti come piattaforme aperte per studenti, bambini, cittadini e professionisti: luoghi di produzione di pensiero, più che di semplice consultazione. La terrazza panoramica, affacciata sulle isole patrimonio UNESCO, ospita eventi pubblici e incontri, aprendo nuove possibilità d’uso e visione sul paesaggio. In questo senso, il museo non è un oggetto chiuso, ma una finestra sul mondo, una macchina ottica che riflette, connette, amplifica. Con Telescope, Park firma un progetto che va oltre il concorso, inserendosi in una riflessione più ampia sul ruolo dell’architettura nei processi culturali e sociali contemporanei. Il museo torna ad essere luogo centrale non solo di conservazione, ma di attivazione. Un laboratorio condiviso, un paesaggio da attraversare, una visione puntata sul futuro.
- LocationHelsinki
- ClienteCity of Helsinki
- StatoConcept
- Anno2024
- Area10050 m²
- Team design
Project Director: Marco Panzeri
Project Leader: Elena Ghetti
Architects: Daniele Ferrari, Costanza Croce, Luca Renzi
Design Technology: Giorgio Deleo
Graphic designer: Caterina Aquili
3D Visualizers: Stefano Venegoni, Umberto Aprile-Ximenes, Antonio Cavallo
- CreditiViz by Park