Ospedale di Cremona

L’approccio progettuale

La proposta di Park Associati per il concorso pubblico che prevede la costruzione del nuovo Ospedale di Cremona, mette al centro il benessere dell’uomo, promuovendo una visione del tema salute che guarda oltre la sfera clinica e rende l’esperienza di fruizione della struttura diversificata e connessa con i ritmi quotidiani di vita di dipendenti, pazienti, fornitori, caregiver e ospiti.

Con l’obiettivo di migliorare l’esperienza complessiva, sia per il personale medico che per pazienti e visitatori, l’idea centrale è quella di creare ambienti che consentano di allontanarsi, per quanto possibile, dalla ragione primaria della presenza ospedaliera. Questo concetto si basa sulla logica della ‘distrazione positiva’, che mira a creare ambienti che offrano momenti di svago e sollievo.

Il contesto territoriale

La lettura del contesto territoriale sede del progetto, una fitta rete di cascine nel paesaggio agrario lombardo, ha portato alla definizione delle volumetrie del nuovo ospedale: due edifici a corte aperta, il primo rivolto verso la campagna, il secondo rivolto verso la città. Quest’ultimo è caratterizzato da un braccio ruotato rispetto alla geometria delle corti che genera una piazza di ingresso, in continuità con la hall principale, ideata per includere lo spazio urbano all’interno dell’edificio. Le due corti sono attraversate da un sistema di ponti di connessione che convergono nel cuore del progetto: la Teca centrale, il polmone verde dell’ospedale.

Il polmone verde

La Teca è un ambiente con doppie altezze e aree verdi, dedicato a tutti gli utenti con differenti gradi di privacy, uno spazio vegetale distensivo composto da piante per interni adatte alle condizioni di uno spazio vissuto. Un sistema di passerelle pensili forma numerosi patii a cielo aperto, che portano luce naturale ad ambienti e corridoi dell’ospedale, un arcipelago di piccole foreste. Piante tappezzanti, arbusti e piccoli alberi compongono una struttura vegetale ricca e complessa, ispirata ai boschi di latifoglie presenti lungo il Po: un paesaggio in miniatura.

Il carattere unico di questi spazi comuni trova corrispondenza anche nelle facciate trasparenti, filtrate da una pelle che segue il percorso solare. A queste si contrappongono le facciate delle corti, caratterizzate da superfici modulari vetrate e opache in terracotta, ruotate differentemente a seconda dell’orientamento.

Il Parco della Salute

La piazza d’ingresso all’ospedale è il punto di contatto con il Parco della Salute, un parco urbano a scala cittadina, un luogo aperto e civico accessibile a diversi tipi di utenze. Il parco e il nuovo ospedale sono due elementi in dialogo, il sistema di spazi esterni è pensato unitariamente come healing environnement volto al benessere degli utenti e dei cittadini.

Il parco è pensato come un vero e proprio Arboretum, composto da una moltitudine vegetale di latifoglie e conifere, di specie adatte al cambiamento climatico e che caratterizzano i parchi storici lombardi. Attraversabile secondo uno schema di wayfinding capillare, analogico e digitale, il parco ospiterà strutture e funzioni in ambito sportivo e benessere, attività didattiche e ricreative.

Spazi a misura d’uomo

La qualità e l’organizzazione degli spazi di diagnosi e cura proposti promuovono il benessere dei pazienti, l’efficacia dei trattamenti, l’attrattività per il personale medico e l’efficienza operativa. Le camere di degenza sono progettate per fornire privacy e vivibilità durante il ricovero con spazi che garantiscono il massimo comfort, ed attenzione ad illuminazione, ventilazione, controllo della temperatura, igiene e insonorizzazione.

Il progetto proposto riflette l’esigenza di pensare alla struttura ospedaliera come un organismo elastico nei confronti degli imprevedibili programmi sanitari ed aperto al massimo verso possibili modifiche ed ampliamenti.