Un campus culturale trasforma l’area dell’Ex Arsenale di Pavia nel nuovo Polo Archivistico Lombardo
Il progetto di Park Associati trasforma l’Ex Arsenale militare di Pavia nel Polo Archivistico Polifunzionale Lombardo, creando un’area culturale aperta alla città e ospitata all’interno di un nuovo parco urbano, interpretando in ottica contemporanea il significato e la forma dell’archivio.
La visione progettuale prevede un insieme di edifici connessi e aperti, predisposto a ospitare molteplici scenari. Alla funzione di conservazione e gestione dell’archivio si affianca quella di condivisione, in modo da creare un polo che accolga dipendenti, istituzioni, studiosi e cittadini.
Il complesso si trova nella zona sud-occidentale di Pavia, in una posizione strategica per collegare il centro storico della città, a nord, con le aree verdi sulle sponde del Ticino, a sud. Il primo segno dell’apertura alla comunità è la rimozione del muro di recinzione dell’arsenale su questi due versanti, seguito dalla creazione di un grande boulevard verde ciclopedonale lungo l’asse nord-sud.
I vasti volumi industriali dei tre principali capannoni, con coperture a shed e ampie vetrate, sono recuperati in modo da ospitare gli archivi, che saranno provvisti di innovativi sistemi di archiviazione a recupero automatico e ad alta densità di stoccaggio.
Questi edifici vengono connessi tra loro da una sequenza di innesti contemporanei che creano un grande percorso coperto parallelo al boulevard e aperto al pubblico, in cui trovare diverse aree, come sale di lettura, sale meeting, laboratori di restauro e spazi didattici.
Le tettoie presenti nel lotto, caratterizzate da una struttura metallica decorata di pregiata fattura, vengono trasformate in poli energetici, grazie all’aggiunta di pannelli fotovoltaici, verde rampicante e brumizzatori di acqua nebulizzata per migliorare il clima delle corti interne, dedicate a eventi culturali all’aria aperta.
Il progetto di paesaggio valorizza i mondi botanici presenti, dai grandi alberi piantati nel periodo industriale alla vegetazione spontanea che negli anni si è diffusa e ha conquistato gli edifici abbandonati, fino alla flora fluviale tipica della zona.