Tra ristrutturazione filologica e interpretazione contemporanea: la riqualificazione di un edificio storico d’autore.
Palazzo Missori è un progetto di riqualificazione che interessa un edificio storico del 1938 firmato da Marcello Piacentini e l’intera area in cui è locato, in pieno centro storico a Milano, all’angolo tra via Mazzini e via Gonzaga, in affaccio su Piazza Missori.
Tenendo conto del vincolo monumentale della Sovrintendenza ai Beni storico-culturali a cui l’edificio è soggetto, il progetto si relaziona con la qualità architettonica piacentiniana muovendosi tra ristrutturazione filologica e interpretazione contemporanea. Il vincolo riguarda due temi di grande rilievo che hanno guidato le scelte progettuali: il mantenimento della memoria storica e la tendenziale reversibilità. Quindi il rispetto del valore storico dell’edificio attraverso il restauro filologico delle facciate esterne, e un intervento dal linguaggio architettonico contemporaneo ben riconoscibile, che interessa il cavedio centrale e le facciate interne che vi si affacciano, oltre al volume di nuova costruzione sito all’ultimo piano.
L’intervento ha richiesto un notevole sforzo di compatibilità funzionale: l’edificio mix-used mette infatti in relazione spazi dedicati al retail ai piani bassi, ambienti di lavoro ai piani intermedi e un’offerta di ristorazione all’ultimo piano, nell’ottica di una rigenerazione capace di innescare un cambiamento nell’intero quadrante urbano. Gli spazi commerciali e il ristorante rendono l’edificio fruibile dall’utente urbano, animando l’intera piazza e in particolare Via Gonzaga.
Dal punto di vista puramente architettonico il progetto vede l’armoniosa convivenza delle due anime che caratterizzano il nuovo edificio: quella storica, che riguarda il mantenimento delle valenze architettoniche del guscio esterno, e quella contemporanea, che prende vita negli spazi interni al corpo di fabbrica e nella completa rilettura dei livelli alti. L’intervento di efficientamento dell’immobile parte dalla ridefinizione degli spazi interni attraverso un insieme sistematico di interventi sui cavedi esistenti.
L’involucro esterno è restaurato nel totale rispetto dell’edificio originale, con il recupero di gran parte degli infissi. In sintonia con le logiche dell’Urban Mining, tema approfondito dall’unità di ricerca Park Plus, i vetri originali delle facciate sono recuperati e destinati a nuova vita in ambito artistico.
L’elemento che caratterizza fortemente l’intervento è un volume prismatico, posizionato al piano alto dell’edificio, le cui ali sono connesse da un ponte che si estende fino a raggiungere il patio centrale. Questa nuova icona vetrata conferisce a Palazzo Missori una veste di contemporaneità che, unita alla riqualificazione interna e al completo riefficientamento energetico, dona alla città un nuovo polo di attrazione, protagonista dei cambiamenti architettonici e culturali del centro storico.