Purezza formale ispirata dal concetto meccanico di leva. Semplicità e funzionalità come linee guida del design
La maniglia di una porta è uno di quegli oggetti che si danno per scontati e nella scelta dei componenti di un progetto architettonico o di interior design può apparire di scarsa importanza. Eppure, il catalogo delle forme che può prendere una maniglia è sterminato e disegnarne una nuova è una sfida. È proprio la sua apparente semplicità che rende complessa la sua realizzazione, perché si tratta di procedere per minuzie e dettagli, regole di ergonomia, geometrie e calcoli di decimali. Un salto di scala notevole per un progetto affrontato con la stessa cura con cui ci si applica alla realizzazione di un’architettura.
Nel disegnare Leva siamo partiti dal concetto fisico di leva, al suo archetipo, che ha interessato non solo la storia della scienza ma anche la filosofia, le arti e ambiti tra i più svariati della nostra vita, dallo sport ai giochi dei bambini. Un gesto essenziale, quello di fare leva su un meccanismo quasi microscopico che però permette un’azione carica di significato, anche figurativo: aprire una porta!
Leva ha un frontale netto, piatto che nasconde un’anima morbida e accogliente. Una presenza discreta e funzionale sulla porta che asseconda elegantemente e senza fronzoli la funzione primordiale per cui è nata. Il peso dell’ottone di cui è composta si smaterializza con la leggerezza formale che si legge sul fronte. Unica concessione alla decorazione è nell’abbinare in maniera inedita le superfici satinate a quelle lucide, per sottolinearne e impreziosirne la sagoma.
Una variante del progetto presenta sulla presa una leggera depressione circolare che segna con discrezione il centro della leva. Un dettaglio segnalato discretamente dalla differenza di finitura dell’ottone con la parte piatta satinata e l’incavo lucido.
Il progetto della maniglia Leva fa parte della selezione ADI Design Index 2023 e ha ottenuto una Menzione d'Onore al XXVIII Premio Compasso d'Oro.