La riconversione dell’ex Consorzio Agrario dà vita a una residenza studentesca in dialogo con la città
Il progetto di retrofitting dell’edificio esistente di via Ripamonti e la realizzazione di un ampliamento adiacente ad esso, nascono dall’ascolto del luogo e della memoria storica di cui l’ex Consorzio Agrario di Milano è portavoce. Si tratta di un edificio risalente agli anni Quaranta, un tempo direttamente collegato allo Scalo di Porta Romana, che con l’intervento di Park Associati diventa parte di un nuovo complesso architettonico, armonicamente inglobato in una porzione di tessuto urbano interessata da una riqualificazione ancora in corso. L’intervento incrementa l’offerta di alloggi per studenti fuorisede offrendo un’accoglienza di alta qualità ma informale, che promuove socialità e sinergie, salvaguardando al tempo stesso la dimensione privata di ogni ospite.
All’esterno l’edificio esistente mantiene il suo carattere industriale con un intonaco grigio e l’integrazione di un basamento in ceppo di Gré, mentre il sopralzo in lamiera di alluminio grigio chiaro contribuisce ad alleggerirne i volumi.
La nuova costruzione ha una facciata realizzata basandosi su uno schema che alterna vetro e pannelli in alluminio anodizzato. La modularità è sottolineata da una marcatura regolare in orizzontale e verticale, tramite elementi prefabbricati in fibrocemento. Questa soluzione, correlata alla divisione degli spazi interni, ne enfatizza la discontinuità stilistica con l’edificio principale.
La corte che si crea tra i due edifici è il cuore della residenza studentesca, un'agorà all'aperto pensata per la socializzazione e il relax, che accoglie zone studio, aree verdi e un’area sportiva attrezzata.
I piani bassi degli edifici dell’intero complesso ospitano spazi dedicati alla condivisione e allo scambio, accogliendo sale per riunioni, conferenze, mostre, una caffetteria e luoghi per lo studio. Al piano terra i pavimenti sono in materiale effetto cemento, in sintonia con il mood industriale dell’edificio. Gli arredi, in gran parte custom e modulari, sono colorati o in legno e donano allo spazio leggerezza e accoglienza.
Al piano interrato dell’edificio esistente, gli utenti possono usufruire di vari servizi quali una palestra finemente attrezzata, area gaming, cinema, sala musica e una grande sala multifunzione per eventi aperta anche al pubblico esterno.
Anche i piani alti offrono sale studio e terrazze comuni dedicate alla convivialità e allo sport, come lo spettacolare campo da basket in quota sito al quarto piano del nuovo edificio.
L’apparente rigidità della struttura originaria ha permesso di sperimentare nuove configurazioni generando varie tipologie di alloggi: dalla camera singola, allo studio con cucina e soppalco per due studenti. Il progetto propone anche la soluzione cluster: un macro-appartamento in cui da 8 a 12 ospiti condividono gli spazi comuni – cucina e living- e hanno a disposizione una camera singola o doppia con bagno privato. Le camere sono essenziali ma accoglienti, con alcuni materiali che riprendono l’animo industriale del complesso accostati ad altri, come il legno, che scaldano gli ambienti rendendoli più confortevoli ed accoglienti.
Complessivamente, l’ampia gamma di servizi e luoghi in condivisione, uniti al comfort e privacy delle unità abitative e alla connessione con la città, fanno di questa residenza studentesca il luogo ideale anche per lunghe permanenze.