Volumi sospesi e corte verde esprimono la doppia anima discreta e aperta dell’edificio
Il concept per gli Headquarters di Nestlé Italia parte dall’idea di un paesaggio architettonico verde che si sviluppa su più altezze, su cui si impostano i volumi dell’edificio. Il terrapieno verde che lambisce l’edificio offre spunti per sfruttare i suoi saliscendi, creando i flussi di accesso pedonale e veicolare in punti diversi dell’area.
La hall d'ingresso principale è in diretto contatto visivo con la corte interna dell'edificio, vero e proprio fulcro della del progetto. La hall gode della luce naturale che la pervade dall’esterno, dalla corte e dal grande lucernario di copertura. La corte, ad uso esclusivo degli utenti, è uno spazio bilanciato tra il verde che lo ricopre in parte e la facciata interna dell’edificio, completamente vetrata. Questo spazio si pone in relazione con il paesaggio esterno ed è concepita come luogo di sosta e di condivisione che accresce la vivibilità dell'edificio e il senso di comunità. L’edificio ha una pianta compatta e razionale che fa apparire la sua struttura introversa al primo sguardo. In realtà il suo volume è articolato in più corpi, che lo muovono e lo alleggeriscono, lasciando leggere una composizione più frammentata. L'intero corpo è suddiviso in più porzioni, 'scatole sospese' di diversa dimensione e altezza, arricchite in alcuni punti da lame verticali in vetro colorato che articolano ulteriormente i volumi senza intaccarne la trasparenza.
La trasparenza del vetro, il colore scelto per la facciata e l’andamento mosso del suo corpo, fanno di questo edificio un “falso timido”, all’apparenza richiuso sul suo campus interno ma in realtà aperto alla luce e al verde che lo circonda e lo abita.
Altro elemento che concorre a estrovertere questo paesaggio architettonico, è il basamento basamento dell’edificio, ricoperto di lamelle in terracotta in variazioni cromatiche di grigio e disposte in diverse angolazioni. La complessa ricerca su questo come su altri materiali in fase di progettazione è stato un elemento che ha permesso di trovare soluzioni brillanti ma funzionali alla destinazione dell’edificio.
Filippo Pagliani, Michele Rossi Marco Siciliano (Project Director) Stefano Lanotte, Lorenzo Merloni, Marco Panzeri, Davide Pojaga, Alessandro Rossi, Elisa Taddei, Paolo Uboldi Marinella Ferrari (Graphics) Fabio Calciati (Visualizations)
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