Human Technopole

Un nuovo archetipo per i luoghi della ricerca basato sull’adattabilità degli spazi, la tecnologia e l’uso del legno

Tecnica, tempo e uomo sono le parole chiave che sintetizzano il progetto per il nuovo complesso di ricerca Campus Human Technopole, proposto da Park Associati per il concorso omonimo. 

Un progetto basato sulla flessibilità estrema e strutturato su una complessa macchina scenica impiantistica, che può sostenere visioni future dell’ufficio e del laboratorio. 

Questa possente macchina adattabile, si rivela attraverso una spina dorsale tecnico-impiantistica, Tecno Spine, che percorre tutto l’edificio verticalmente per incontrare e agganciare lo spazio dedicato all’uomo, la Life Line. Si comporta come un meccanismo capace di informare tutti gli ambienti e rispondere a tutti gli scenari che la ricerca ad altissimo livello, svolta nell’edificio, richiede.

La Life Line è concepita come un grande open space, illuminato dalle vaste superfici vetrate della facciata, in cui vengono posizionate, a ridosso della Tecno Spine, delle capsule modulari contenenti gli uffici. Grazie alla loro modularità gli spazi possono essere ripensati e ridimensionati a seconda delle esigenze. La Life Line ospita anche postazioni per lo smart working, spazi comuni di relax, aree per riunioni estemporanee e workshop. 

La struttura del progetto si basa sulla volontà avere il minor numero di vincoli geometrici, usando tecnologie dolci, tese a rendere sostenibile e standardizzato il processo edilizio. La scelta è caduta quindi sull’utilizzo di un sistema strutturale misto, con il legno protagonista indiscusso.  Il legno è l’unico materiale da costruzione che riesce a far fronte al problema delle emissioni di CO2, provocato dall’utilizzo massiccio di calcestruzzo e acciaio nell’edilizia.

I laboratori garantiscono il perfetto equilibrio spaziale tra gli equipaggiamenti tecnici e il movimento delle persone al loro interno, possono essere ridimensionati a seconda del tipo di ricerca e di esperimento che si intende avviare. Il sesto piano è chiamato Empty Floor per la presenza al suo interno esclusivamente degli impianti di gestazione vegetale e coltivazione idroponica.

Progetto del paesaggio: Base

  • Info
    • Location
      Milano
    • Cliente
      Arexpo
    • Stato
      Concept
    • Anno
      2019
    • Area
      35000 m²
    • Team design
      FIlippo Pagliani, Michele Rossi Alessandro Rossi (Project Director) Matteo Arietti, Alessandro Bentivegna, Ciro Capasso, Antonio Cinquegrana, Corrado Collura, Ludovica Lamoure, Andrea Manfredini, Ismail Seleith, Enrico Sterle Marinella Ferrari (Graphics) Antonio Cavallo, Stefano Venegoni (Visualizations)

La Tecno Spine si comporta come una strabiliante macchina teatrale, capace di informare tutti gli ambienti e rispondere a tutti gli scenari che la ricerca ad altissimo livello, svolta nell’edificio, richiede.

Hall di ingresso

La Life Line è uno straordinario spazio fluido, caratterizzato da illuminazione naturale, permessa dalla maestosa altezza di quasi cinque metri e dalla doppia pelle vetrata dell’involucro esterno.

L'Empty Floor, posizionato al sesto piano, è caratterizzato dalla presenza degli impianti di gestazione vegetale e coltivazione idroponica.

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