6:AM x RESOURCEFUL INTELLIGENCE
Un nuovo alfabeto del vetro per l’architettura circolare
Nel mondo della costruzione, il vetro è un materiale che sfugge a ogni regola. Apparentemente eterno, ma fragile. Altamente energivoro e complesso da produrre, eppure spesso scartato. Soprattutto, ancora troppo poco esplorato nei processi di riuso e rigenerazione. Da queste contraddizioni nasce il dialogo tra Park e 6:AM, design brand che del vetro ha fatto la propria grammatica espressiva.
Fondata nel 2018 da Edoardo Pandolfo e Francesco Palù, 6:AM unisce lo sguardo del designer alla sensibilità dell’artigiano. Con base a Milano e radici a Murano, il duo creativo ha un intento chiaro: ridefinire i linguaggi del vetro attraverso una visione contemporanea e sperimentale, preservando il valore tattile e materico della tradizione.
Per Resourceful Intelligence, 6:AM ha contribuito con la realizzazione di una delle due facciate che compongono l’installazione esposta alle Corderie dell’Arsenale, alla Biennale Architettura 2025. I pannelli in vetro rigenerato provengono dai serramenti dismessi di Palazzo Missori, edificio milanese degli anni Trenta progettato da Marcello Piacentini, oggi sottoposto a vincolo architettonico. Un’icona del razionalismo italiano, inserita in uno dei contesti più stratificati della città, tra la memoria medievale e le grandi trasformazioni novecentesche. La sua recente riqualificazione ha seguito un approccio rispettoso e filologico: accanto a un attento restauro degli elementi originari, il progetto ha introdotto nuovi spazi – come il volume in copertura e l’atrio centrale inondato di luce – che dialogano con l’esistente in chiave contemporanea. È proprio da qui, dalla dismissione dei vecchi infissi, che ha preso forma la materia prima della facciata in vetro.
Attraverso un processo di fusione su stampi in acciaio e una rifinitura interamente manuale, ogni pannello è stato trasformato in una superficie unica. L’opacità, causata dalla reazione della soda all'interno del vetro durante la cottura, racconta l’esposizione originaria alla luce: più intensa per i vetri più esposti al sole, più trasparente per quelli al riparo. Quella che ne risulta è una pelle architettonica che non teme l’imperfezione, ma la accoglie come traccia del tempo, come stratificazione di senso. Una parete che si legge come un reperto urbano, e che suggerisce nuovi possibili futuri per il materiale più trasparente e misterioso dell’architettura.
Questa collaborazione nasce da lontano. Già nel 2024, in occasione della Milano Design Week, Park e 6:AM hanno lavorato insieme sul progetto di Palazzo Missori, dando forma a un primo studio condiviso. Da questa sperimentazione è nata FLOAT, una collezione firmata da 6:AM che esplora il potenziale della rigenerazione del vetro. Le lastre recuperate vengono rifuse, texturizzate o stratificate per generare nuovi elementi funzionali – tavoli, scaffali e superfici modulari – capaci di conservare il valore narrativo del materiale, restituendogli un’identità inedita, senza cancellarne la memoria.
Con Resourceful Intelligence, questa visione prende corpo in un’architettura concreta. È un’installazione che non si limita a raccontare la circolarità, ma ne mostra la pratica. Che non ripete una retorica, ma la mette alla prova. E che, proprio grazie a collaborazioni come questa, continua a espandere i confini di ciò che oggi può – e deve – essere considerato architettura.
Resourceful Intelligence è un progetto di Park, Accurat, Prof. Gabriele Masera, Prof. Francesco Pittau, Michele Versaci – Dipartimento di Architettura, Ambiente Costruito e Ingegneria delle Costruzioni, Politecnico di Milano Collaboratori Tecnici: 6:AM, BUROMILAN, celexon, Fornace S.Anselmo, WICONA by Hydro Supporters: DeA Capital Real Estate SGR S.p.A., Medit S.r.l., Atlas Concorde, Fantoni, FRANZEN ITALIA srl, KALDEWEI, Rimadesio, Saint-Gobain Un ringraziamento a: Despe S.p.A., Gruppo Finleonardo S.p.A.
Foto 1, 3-9 di Nicola Colella. Foto 2 di Tommaso Mariniello. Foto 10 di Piercarlo Quecchia, DSL Studio